Sulla sommità di un colle, a 633 metri sul livello del mare, si erge la Rocca dei Papi, un’imponente fortezza eretta nel XII secolo da Papa Innocenzo III a difesa del borgo di Montefiascone. La sua posizione strategica ha permesso di dominare una vasta area circostante per secoli, diventando un simbolo di potere e controllo.
La storia della Rocca è strettamente legata a quella di Montefiascone. Le numerose culture che si sono susseguite sul colle hanno lasciato tracce indelebili, raccontando una storia che affonda le sue radici nell’eneolitico e arriva fino ai nostri giorni.
A partire dal XIII secolo, la Rocca divenne un importante punto di riferimento per i Papi, che ne curarono l’ampliamento e la fortificazione.
L’inizio della decadenza della Rocca è attribuito a papa Paolo III Farnese, che trasferì i cannoni al Forte da lui eretto a Perugia e spostò la sede del Rettore del Patrimonio a Viterbo. Alla fine del XVII secolo, la Rocca fu ceduta in godimento al cardinale Barbarigo, che ne utilizzò i materiali per la costruzione del Seminario e destinò le strutture sopravvissute a magazzino e stamperia.
Oggi, la Rocca dei Papi ospita il Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane, un’occasione unica per ammirare e comprendere l’opera di questo genio del Rinascimento. Il museo espone modelli, disegni e altri reperti che illustrano il suo lavoro e il suo impatto sull’architettura militare e civile dell’epoca.