Civita di Bagnoregio

Un Viaggio nel tempo tra Calanchi e Medioevo

Sospesa tra cielo e terra, Civita di Bagnoregio sorge maestosa su una collina di tufo nella Valle dei Calanchi. Fondata dagli Etruschi più di 2500 anni fa, la cittadina domina dall’alto i torrenti Torbido e Chiaro, offrendo un panorama mozzafiato.

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Un passato affascinante e un futuro incerto

La sua posizione precaria, su un terreno argilloso soggetto a erosione, ha decretato il suo triste soprannome: “la città che muore”. 

Tuttavia, questo declino inesorabile non ha intaccato il fascino di Civita, che conserva intatto il suo carattere medievale. 

Passeggiando tra le sue strette viuzze lastricate, si scoprono scorci pittoreschi, piazzette nascoste e testimonianze di un passato glorioso. 

Le abitazioni in pietra, la grande chiesa e gli archi che si susseguono raccontano storie di epoche lontane, trasportando i visitatori in un’atmosfera senza tempo.

Bonaventura da Bagnoregio: un figlio illustre

Civita di Bagnoregio è anche la patria di Bonaventura da Bagnoregio, noto anche come San Bonaventura, una figura di spicco nella teologia e filosofia medievale. Nato nel 1217, Bonaventura si distinse per la sua profonda dottrina teologica, la vita contemplativa e la leadership ecclesiastica. Entrato nell’Ordine Francescano, divenne uno dei suoi esponenti più influenti, guadagnandosi il soprannome “Doctor Seraphicus” per la sua natura serafica e la sua visione teologica che univa spiritualità e razionalità.

Un’Eredità Spirituale e Intellettuale

La figura di Bonaventura è stata celebrata in numerose opere d’arte e scritti, e la sua influenza si estende ben oltre i confini del pensiero religioso. Ancora oggi, Bonaventura da Bagnoregio rappresenta una fonte di ispirazione per chi cerca di approfondire il mistero della fede cristiana e la bellezza della vita spirituale.

Civita di Bagnoregio: un luogo da non perdere

Visitare Civita di Bagnoregio significa immergersi in un’atmosfera unica, dove storia, arte e natura si intrecciano indissolubilmente. Un luogo che invita alla riflessione, alla scoperta di sé e all’apprezzamento della bellezza fragile e preziosa del nostro patrimonio. Un’esperienza da non perdere per chi desidera un viaggio indimenticabile nel cuore dell’Italia centrale.