Montefiascone – La Rocca dei Papi, il dominio della Chiesa sul lago di Bolsena

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Viaggiando nella Tuscia

Montefiascone, affascinante cittadina situata nella provincia di Viterbo, è celebre non solo per i suoi panorami mozzafiato sul Lago di Bolsena e per il suo vino Est! Est!! Est!!!, ma anche per il suo profondo legame con la storia papale. La Rocca dei Papi, in particolare, rappresenta un simbolo di questo legame e un’importante testimonianza del dominio della Chiesa in questa regione.

In pochi sanno che il nome del vino tipico locale Est! Est!! Est!!! di Montefiascone ha origine da una leggenda del XII secolo. Si racconta che il vescovo tedesco Johannes Defuk, grande appassionato di vino, inviò il suo servitore Martino in avanscoperta per trovare le migliori locande lungo il percorso verso Roma. Martino doveva segnare con la parola “Est” le porte delle locande con il vino migliore. Quando giunse a Montefiascone e assaggiò il vino locale, tuttavia, rimase così colpito dalla sua qualità che scrisse “Est! Est!! Est!!!” sulla porta. Il vescovo, seguendo il segnale, si fermò a Montefiascone e vi rimase a lungo, conquistato dalla bontà del vino. Ancora oggi la leggenda è viva e si tramanda di generazione in generazione tra gli abitanti del bel borgo della Tuscia. Il vino, reso celebre dal racconto, continua a conquistare popolarità e annualmente viene celebrato con la Fiera del Vino, appuntamento del mese di agosto che coinvolge le tante cantine di Montefiascone che per l’occasione accolgono i numerosi visitatori e turisti colorando e ravvivando il centro storico del paese.

Di grande bellezza e importanza, anche la magnifica cattedrale di Santa Margherita, patrona della cittadina le cui spoglie giacciono ancora all’interno della chiesa. La struttura, grande e imponente, ha un passato funesto e ricco di dettagli. Le prime notizie della sua realizzazione risalgono addirittura al 1330, ma fu solo dopo il 1369 che si pensò di costruire un edificio più grande, degno di una vera cattedrale. I lavori iniziarono nel 1483 e furono diretti dall’architetto fiorentino Antico di Stefano e proseguiti tra il 1501 e il 1502 dal figlio Stefano. Nel 1519 subentrò l’architetto veronese Michele Sanmicheli, che forse si avvalse dell’aiuto di Antonio da Sangallo il Giovane. I lavori terminarono nei primi decenni del Seicento, ma iI Venerdì Santo del 1670 un incendio divampò in cattedrale, provocando enormi danni alla struttura. La ristrutturazione fu affidata a Carlo Fontana, architetto al quale si deve la realizzazione della grande cupola che oggi contraddistingue molte foto di Montefiascone, una delle maggiori a livello nazionale.

La storia della Rocca dei Papi

La Rocca dei Papi, antica fortezza eretta da Innocenzo III alla fine del XII secolo, sorge a 633 metri sul livello del mare, dominando il borgo di Montefiascone. Situata sulla sommità del colle, la sua posizione strategica le ha permesso di controllare una vasta area circostante per secoli.

Le diverse culture che si sono susseguite sulla vetta del colle hanno lasciato tracce significative, confermando una frequentazione continua dalla preistoria fino ai giorni nostri. Ma è dal XIII secolo in poi, numerosi papi, fino a Paolo III, contribuirono alla crescita e alla fortificazione della Rocca. In particolare, Innocenzo III e Urbano V operarono trasformazioni radicali; quest’ultimo la scelse come residenza estiva durante il suo soggiorno in Italia tra il 1367 e il 1370.

Durante la cattività avignonese, la Rocca di Montefiascone divenne il centro degli affari politici del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, che corrisponde all’attuale provincia di Viterbo. Questo ruolo fu cruciale soprattutto grazie al cardinale Egidio Albornoz. Alla fine del XV secolo, Alessandro IV avviò un programma di adeguamento militare delle rocche papali.

Antonio da Sangallo il Vecchio progettò una ristrutturazione della Rocca di Montefiascone per adattarla alle nuove esigenze belliche derivanti dall’uso della polvere da sparo e dei cannoni. Nei primi anni del XVI secolo, papa Giulio II ordinò ulteriori restauri della Rocca, mentre Leone X affidò la direzione dei lavori ad Antonio da Sangallo il Giovane. L’inizio della decadenza della Rocca è attribuito a Paolo III Farnese, che trasferì i cannoni al forte da lui eretto a Perugia e la sede del Rettore del Patrimonio a Viterbo. Alla fine del Seicento, la Rocca fu ceduta al cardinale Barbarigo, che utilizzò il materiale per la costruzione del Seminario e trasformò le strutture sopravvissute in magazzino e stamperia.

Il borgo, fin dai secoli passati, è noto anche per essere una delle tappe della Via Francigena, la strada dei pellegrini che conduce fino a San Pietro attraversando l’Europa e gran parte dell’Italia. Molte, infatti, sono ancora oggi le persone che decidono di percorrere questa via, chi per fede chi per curiosità o spirito d’avventura, ma sempre con l’intendo di scoprire nuovi luoghi e conoscere meglio le varie culture locali che ci circondano.

Oggi, all’interno della Rocca si trova il Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane, dove è possibile ammirare e comprendere l’opera del grande artista rinascimentale.

Il Lago di Bolsena, Residenza Estiva dei Papi

Non è certo in dubbio che fu la bellezza placida del lago di Bolsena, il più grande lago vulcanico d’Europa, a conquistare papi e sovrani, che scelsero di trasferire la propria residenza a Montefiascone.

Grazie alla presenza per secoli di grandi personaggi nella fortezza, l’area lacustre prosperò grandemente, attirando cittadini e pellegrini da tutto il centro Italia.

Ancora oggi il lago è una delle mete turistiche più note d’Italia e in grado di attirare numerose presenze in particolare dal nord Europa. Girando d’estate tra le viuzze di Montefiascone è facile ascoltare parlate e dialetti dei paesi nordici, come l’olandese e l’inglese.

Molti si dirigono ancora oggi a visitare la Rocca dei Papi, godendo dei molti punti panoramici che permettono di osservare il lago nella sua interezza o magari passeggiando nel bellissimo giardino ai piedi della Rocca, in cerca di ombra e riparo dalla canicola estiva. Qui, tra aiuole squadrate, vialetti chiari e tanti alberi, si nascondono i resti di antiche statue e una bellissima fontana circolare. Il momento migliore, per visitare questi giardini e per ammirare il lago di Bolsena in tutto il suo splendore, resta quello del tramonto, con il sole che a poco a poco va nascondendosi dietro le colline che circondano la zona, regalando un vivido colore rosso a tutto il panorama.

Il clima, sempre mite, ha inoltre permesso a molte culture di prosperare, rendendo il perimetro del lago particolarmente famoso per la produzione di olio e vino in primis. Molti agriturismi e cantine permettono oggi di godere anche di queste ricchezze con assaggi e piatti tipici della zona, rappresentando delle magnifiche opportunità per sperimentare dal vivo la grande ospitalità dei montefiasconesi e la genuinità dei prodotti locali.

Girovagando nei dintorni di Montefiascone è possibile visitare molti altri borghi degni di nota, come la bellissima Bolsena con il suo castello medievale, il piccolo centro di Gradoli, e anche Capodimonte e Marta, paesini ricchi di storia e numerose leggende.

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